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L'Europa comprende una parte continentale e una peninsulare, separate dall'istmo ponto-baltico (mar Nero-mar Baltico). Come continente è fra i più piccoli: la sua superficie infatti si estende per soli 10 091 000 km²[1], estensione poco superiore a quella dell'Oceania, il continente più piccolo della Terra; nonostante ciò il continente europeo è il terzo più popolato:[N 1] con i suoi 738 200 000[2] abitanti segue solo l'Asia e l'Africa. Il fatto si spiega notando che la stragrande maggioranza dei territori europei godono di clima temperato; altro fattore che favorisce il popolamento è l'assenza di zone inabitabili, come deserti o calotte glaciali, caratteristica unica tra tutti i continenti.
Il confine naturale d'Europa è in gran parte costituito da mare: essa è delimitata a nord dal mar Glaciale Artico, ad ovest dall'oceano Atlantico e a sud dal mar Mediterraneo e dal mar Nero. Ad est, invece, il concetto di Europa sfuma gradatamente nell'Asia ed è definito solo attraverso linee convenzionali; tutte ricadenti in territorio russo, la più seguita indica come confine europeo orientale la linea che segue la catena montuosa degli Urali, il fiume Ural che da essi nasce, la costa settentrionale del mar Caspio e la depressione del Kuma-Manyč[3].
La storia e la cultura europea hanno influenzato notevolmente quelle degli altri continenti, verso i quali, a partire dal XVI secolo, sono state frequenti e massicce le migrazioni, specialmente in America e in Oceania, dove, in alcune aree, gli europei hanno quasi sostituito le popolazioni locali.

Geografia - Confini naturali

Il confine orientale d'Europa in base ai vari criteri; quello prevalente è segnato dalla linea A tra Caspio e Mar Nero (depressione del Kuma-Manyč) e dalla linea B tra gli Urali e il Caspio (Urali e fiume Ural).

Confine orientale: Ad est l'Europa confina con l'Asia. Il confine tra i due continenti ricade quasi completamente in Russia; parte dal Mar Glaciale Artico, segue il margine orientale dei monti Urali, prosegue lungo il corso del fiume Ural, la costa nord-occidentale del mar Caspio, la depressione del Kuma-Manyč e arriva alla foce del fiume Don, nel Mar d'Azov[3]. Nel tratto tra il mar Caspio e il mar d'Azov, questa linea di demarcazione fu così definita dallo zar di Russia fin dal 1730 sulla base dei lavori geografici del tedesco Philip Johan von Strahlenberg, appositamente incaricato dal regnante russo.
Se questa è la convenzione sulla quale la maggior parte degli autori si trova d'accordo, non mancano altri modi di vedere; si segnalano i principali:
•Philip Johan von Strahlenberg[6] faceva coincidere il confine orientale d'Europa con il fiume Emba e non con il fiume Ural;
•gli autori anglosassoni, con l'importante eccezione dell'Enciclopedia Britannica[7], spostano il confine con l'Asia sullo spartiacque del Caucaso (al posto delladepressione del Kuma-Manyč).
Le frontiere orientali d'Europa rappresentano dunque un'eccezione nel campo dei confini continentali, non coincidendo con mari od oceani e quindi mancando di quella precisa definizione che si accompagna quasi sempre ai confini continentali. I limiti tra Europa ed Asia si definiscono perciò con criteri politici e culturali, ai quali si affiancano considerazioni di geografia fisica. Le diversità di opinione in merito indicano che, in Russia, i caratteri europei sfumano gradatamente verso quelli asiatici[3].
I paesi caucasici dell'Armenia, della Georgia, dell'Azerbaigian sono considerati europei solo da una minoranza di autori[3]. IlKazakistan e la Turchia sono quasi sempre esclusi, ricadendo solo per una minima parte del loro territorio all'interno dell'Europa, anche secondo i criteri che spostano più ad oriente i confini continentali[8].:

Confine meridionale : Il mar Nero, il Bosforo, il mar di Marmara e i Dardanelli sono universalmente riconosciuti come confine meridionale tra Europa ed Asia. Il mar Mediterraneo separa l'Europa dall'Africa. Cipro e le isole greche situate nei pressi della costa turca, sono territori tradizionalmente considerati parte integrante d'Europa, anche se da un punto di vista strettamente geografico si potrebbero considerare asiatici.
Confine occidentale
: Ad ovest il confine è dato dall'Oceano Atlantico, includendo l'Islanda all'interno dell'Europa.
Confine settentrionale
: Il Mar Glaciale Artico è il limite settentrionale del continente europeo, nel quale sono incluse anche tutte le isole artiche

Caratteristiche fisiche: L'Europa è composta da un insieme di penisole connesse. Le più grandi tra queste sono la "terraferma" europea e la Scandinavia a nord, divise dal mar Baltico. Tre penisole minori, Iberia, Italia e Balcani, spuntano dal margine meridionale dell'entroterra nel mar Mediterraneo, che le separa dall'Africa.
I rilievi in Europa mostrano grandi dislivelli in aree relativamente piccole. Le regioni meridionali sono prevalentemente montuose, mentre, procedendo verso nord, il terreno scende a Alpi, Pirenei e Carpazi, verso altopiani collinosi e poi le ampie e basse pianure del nord, particolarmente vaste a oriente. La zona pianeggiante è conosciuta come la Grande Pianura Europea, e ha il suo centro nel Bassopiano germanico. Un arco montano esiste anche sulla costa nord-occidentale, comincia ad ovest con le Isole Britanniche e continua lungo l'asse montagnoso, tagliato dai fiordi, della Norvegia.
Questa è una descrizione semplificata. Sotto regioni come l'Iberia e l'Italia contengono le loro proprie complesse caratteristiche, come la terraferma europea stessa, dove i rilievi contengono molti altopiani, valli dei fiumi e bacini che complicano la struttura generale. L'Islanda e le Isole Britanniche sono casi speciali. Si credeva che fossero terre a sé nell'oceano settentrionale che viene considerato come una parte dell'Europa, mentre adesso si pensa che siano aree montagnose un tempo unite alla terraferma finché l'innalzamento del livello del mare non le ha tagliate fuori. A causa delle poche generalizzazioni che si possono fare riguardo ai rilievi dell'Europa, non è sorprendente che tante regioni separate abbiano ospitato altrettante nazioni indipendenti durante la sua storia. La distribuzione delle risorse idriche in Europa è irregolare. L'Europa, dopo le Americhe e l'Oceania, è tuttavia il continente con maggiore disponibilità di risorse idriche in rapporto alla popolazione. Esiste un dibattito riguardante la localizzazione del centro dell'Europa.

Popolazione

La popolazione dell'Europa, comprendendo le regioni del versante settentrionale del Caucaso, conta circa 740.000.000 abitanti, distribuiti su 10.091.000 km². La densità media è pari a circa 70,6 abitanti/km². Se si esclude la zona situata a Sud della depressione del Kuma-Manyc tali cifre devono essere ridotte di circa 15.440.000 abitanti e 254.000 km² rispettivamente.
L'Europa, se da un lato è uno dei continenti più piccoli, dall'altro ha un'elevata densità di popolazione, seconda solo a quella dell'Asia. Le cause di tale concentrazione sono da ricercarsi in molteplici fattori, in primo luogo la posizione geografica: l'Europa è infatti quasi del tutto compresa nella fascia temperata e l'80% del territorio è utilizzabile per l'agricoltura e le attività umane.
Nel corso dei secoli, il continente ha subito forti incrementi e decrementi di popolazione, legati agli avvenimenti storici. I primi dati attendibili risalgono all'era cristiana, quando si ritiene che in Europa vivessero 40 milioni di persone, concentrate sulle sponde del mar Mediterraneo. In seguito alle invasioni barbariche provenienti da oriente ci fu un forte calo dovuto alle guerre continue, alle carestie e alle epidemie. Intorno all'anno 1000, grazie alla rinascita dell'agricoltura e alla conseguente ripresa economica, la popolazione si era nuovamente assestata sulle cifre dei secoli precedenti. A partire dall'XI secolo e fino agli inizi del XIV ci fu un costante aumento: dai circa 35 milioni di abitanti nell'anno 1000, si arrivò a 80 milioni nel 1330. Poco più tardi, però, questa crescita subì una battuta d'arresto a causa di diverse epidemie di peste, la più terribile quella del 1347, che fecero 20 milioni di vittime.
Nel Quattrocento la popolazione tornò ad aumentare e tale tendenza continuò ininterrottamente con la sola eccezione di una fase di stagnazione nella prima metà del XVII secolo.
Agli inizi del Settecento la popolazione era salita a 110[9]-125 milioni. A permettere tale incremento era stato il forte calo del tasso di mortalità infantile, conseguenza a sua volta del miglioramento delle condizioni igieniche e sanitarie di gran parte della popolazione e del progresso economico conseguente alla rivoluzione industriale e alla rivoluzione agricola.
Da quella data in poi l'incremento demografico fu continuo nonostante l'emigrazione in altri continenti[9] in seguito al quale, già nel 1800, avevano lasciato l'Europa 180 milioni di persone che divennero 390 milioni nel 1900, 500 milioni nel 1930[9], 540 milioni nel 1950[9] e 700 milioni nel 2000 [senza fonte].
Dopo una fase di crescita zero, dal 2000 in poi in Europa è iniziato un declino demografico causato dalla diminuzione della natalità, caso unico al mondo in quanto tutti gli altri continenti registrano ritmi di crescita decisamente elevati.

Superficie, popolazione e densità degli Stati europei

Questo è un elenco alfabetico dei Paesi Europei, che comprende una lista di stati indipendenti, elencati di seguito. Di questi, la maggioranza sono europei sia dal punto di vista geografico che storico-culturale, uno, la Russia, ha la maggior parte del proprio territorio in Asia, e un altro, Cipro, è geograficamente asiatico (per quanto un'isola possa appartenere ad un continente) ma strettamente legato all'Europa per ragioni storiche e culturali; la regione transcaucasica, a cui appartengono Armenia, Georgia e Azerbaigian (e gli stati non riconosciuti dell'Abcasia, del Nagorno Karabakh e dell'Ossezia del Sud), può essere considerata interamente o parzialmente europea o asiatica a seconda delle convenzioni geografiche, mentre Turchia e Kazakistan sono considerati paesi asiatici, ma possono ritenersi europei perché una parte dei loro territori è europea.

L'Unione europea ha 28 paesi membri:

  • Austria (1995) - Belgio (1958) - Bulgaria (2007) -  Cipro (2004) - Croazia (2013) - Danimarca (1973)
  • Estonia (2004) - Finlandia (1995) - Francia (1958) - Germania (1958) - Grecia (1981) - Irlanda (1973)
  • Italia (1958)- Lettonia (2004)- Lituania (2004) - Lussemburgo (1958) - Malta (2004) – Paesi- Bassi (1958)
  • Polonia (2004)-Portogallo (1986)- Regno Unito (1973)-Repubblica ceca (2004)-Romania (2007)
  • Slovacchia (2004)-Slovenia (2004)-Spagna (1986)-Svezia (1995)-Ungheria (2004)

Verso l'adesione all'UE
Paesi candidati

Albania, Ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Montenegro, Serbia, Turchia